mercoledì 18 giugno 2008

E' FINITA!!!!..........ED ORA????

Oggi è finita l'avventura della SSIS Sostegno 800 ore, è finita con una discussione finale sull'intervento educativo svolto nella fase di tirocinio.
Ed ora cosa ci aspetta?? Proprio oggi i vari TG fanno rimbalzare la notizia che ci saranno la bellezza di 150.000 tagli di cattedre!!!!

Poveri noi e poveri studenti.....ci appresteremo forse ad avere classi da 35/40 alunni??
E' questa la qualità dell'istruzione?

POVERA ITALIA

venerdì 6 giugno 2008

RAZZISMO E XENOFOBIA

Pubblico volentieri due e - mail di una collega veramente scioccanti. Siamo in una Democrazia oppure uno Stato di polizia???
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Torino, 04 giugno 2008Vogliamo denunciare un grave episodio, accaduto questa mattina, di cuiè stata testimone una Mediatrice interculturale di Moncalieri. Alle08:30 circa, sul bus 67 (capolinea di Moncalieri), pieno di gente chea quell'ora è diretta a scuola o a lavoro, è salita una pattugliadella polizia, ha intimato a tutti gli stranieri di scendere, hadiviso maschi e femmine con bambini, ha chiesto il permesso disoggiorno.Molte persone avevano con sé solo la carta di identità italiana, altriil permesso di soggiorno, altri ancora né l'uno né l'altro.Tutto l'episodio si è svolto accompagnato da frasi quali : "non ce nefrega niente della vostra carta di identità italiana" , "è finita lapacchia", "l'Italia non è più il Paese delle meraviglie".Gli agenti hanno fatto salire tutti gli uomini su un cellulare, soloun uomo marocchino, mostrando la carta di identità italiana, si èrifiutato di salire, chiedendo di che cosa veniva accusato e cheavrebbe fatto riferimento al suo avvocato. Gli agenti l'hannolasciato andare.Nessuno dei passeggeri rimasti sull'autobus è intervenuto, anzi,molte delle persone presenti, anche sui balconi delle case intorno esui marciapiedi, hanno applaudito.Ci aspettiamo che venga fatta chiarezza e che non si ripeta mai più unsimile episodio in un Paese che si dichiara civile e democratico.ASSOCIAZIONE ALMATERRA - Centro Interculturale delle Donne


A Milano-Rogoredo il blitz della polizia nel campo dove vivela famiglia Bezzecchi, sinti con medaglia d'oro al valore civile"Schedati perché nomadi" I supercommissari in azioneL'accusa di Giorgio, 47 anni: "Io dico vergogna Italia"A Roma sgombero in corso di un campo nella zona del Testacciodi CLAUDIA FUSANI e MATTEO TONELLIUna delle casette del campo nomadi di via Impastato a MIlano-Rogoredo dovestamani all'alba è scattato il blitzMILANO - I bambini hanno scherzato con le divise e sono impazziti per ilfurgone della Scientifica, quello con le macchine fotografiche e glistrumenti come vedi nei film. Gli adulti hanno accettato in silenzio, "congrande umiliazione". I vecchi hanno avuto "paura", uno soprattutto:Goffredo, 69 anni, il capofamiglia, sopravvissuto durante la guerra a un"campo del Duce" dove venivano deportati gli zingari, una di quelle paginedi cui si è persa memoria. Le sirene e le macchine della polizia; loro,gli zingari, tutti in fila a mostrare i documenti; le cinque e mezzo delmattino di un giorno qualsiasi: brutti ricordi nella testa di Goffredo.L'alba di questa mattina, Milano-Rogoredo, tra la tangenziale est, laferrovia e sotto i cavi dell'alta tensione, campo nomade del comune -dunque autorizzato e censito -, quattro casette di legno, il restoroulotte e baracche, la kher, la casa della famiglia Bezzecchi, arrivatiin Italia dalla Slovenia nel 1943 e qui, tra un campo e l'altro, giuntialla quinta generazione. Sono circa quaranta persone e tutti stamani sonosfilati uno per uno davanti a polizia, carabinieri e vigili urbani perdeclinare nome, cognome, generalità, stato civile. Ognuno ha mostrato ildocumento di identità e ad ognuno è stata fatta la fotocopia."Censimento dei rom", secondo il prefetto di Milano Gian Valerio Lombardi,da dieci giorni super commissario per gli zingari con gli ampi poteriprevisti dall'ordinanza della Presidenza del Consiglio pubblicata inGazzetta il 30 maggio. "Una schedatura umiliante" secondo GiorgioBezzecchi, 47 anni, ragioniere, uno dei cinque figli di Goffredo,vicepresidente dell'Opera nomadi della Lombardia, fino all'anno scorsoresponsabile dell'Ufficio nomadi del Comune e adesso ricercatore pressol'università. "Quello che è successo stamani non era mai accaduto, èagghiacciante e tutti devono sapere, tutti..." insiste Bezzecchi.Ma anche a Roma si muove qualcosa. Da stamattina è in corso un'operazionecongiunta della Questura e della Polizia municipale per lo sgombero di 30roulotte, per un totale di 120 persone, di cui 40 minorenni, zingariitaliani di origine slava, che si erano insediati illegalmente nella zonadell'ex mattatoio, a Ponte Testaccio. Un'operazione che si sarebbe dovutoconcludere con l'arrivo dei bambini che frequentano la scuola. Ma dopooltre 10 ore nell' insediamento regna l'incertezza. Da un lato ci sono inomadi che attendono vicino le loro roulotte, di fronte all'insediamento,in largo Giovanni Battista Marzi, sono schierate le forze dell'ordine,attualmente con circa 15 automobili e camionette. Il tutto mentre ilprefetto Mosca assicura che anche a Roma sarà realizzato "un monitoraggiosia dei luoghi, sia del numero delle persone, sia della loro identità."Inizieremo - spiega Mosca - dai campi abusivi in modo tale da fare unaricognizione attenta della qualità delle persone presenti.Poi si passeràai campi autorizzati.L'ordinanza prevede per tutti, comprese donne ebambini, l'utilizzo dei rilievi segnaletici".I prefetti super commissari per i nomadi sono tre, Roma, Milano e Napolidove però gli "sgomberi", per ora, sono stati fatti in un altro modo dallacamorra. Giorgio Bezzecchi non vive più al campo ma ieri sera, sapendo checi sarebbe stato quello che definisce "blitz" si è fermato con il padre ele famiglie dei suoi quattro fratelli. "La nostra famiglia, tutta lanostra famiglia - spiega Bezzecchi - è italiana, abbiamo i documenti,lavoriamo, paghiamo le tasse, luce e acqua, i nostri figli vanno a scuola.In comune, dove ho lavorato per 23 anni, e in prefettura lo sannoperfettamente. Arrivare all'alba, circondare il campo e illuminarlo con lelampade, svegliarci e metterci in fila e fare la fotocopia del nostridocumenti è stato molto più che umiliante. Sanno chi siamo, conoscono lafamiglia Bezzecchi, mio padre è medaglia d'oro al valore civile. Perchéquesto blitz di evidente matrice razziale?".E'un fatto che il primo atto ufficiale del commissario per i rom di Milanoè proprio il monitoraggio della famiglia Bezzecchi, Rogoredo, Milano."Sono arrivati alle cinque e mezzo - racconta Giorgio - hanno circondatoil campo, lo hanno illuminato, sono venuti casa per casa, roulotte perroulotte, ci hanno svegliato, ci hanno fatto uscire, hanno fotografato lecase e poi i nostri documenti. Hanno finito intorno alle sette e mezzo. Iocredo - aggiunge Bezzecchi - che tutti debbano sapere e capire cosa stasuccedendo: sono italiano, sono cristiano e sono stato schedato in basealla mia razza. Rimanere in silenzio oggi vuol dire essere responsabilidei disastri di domani".Con Bezzecchi proviamo a metterla così, che in fondo è solo un censimento,qualcosa di utile per affrontare una volta per tutte la questione rom, perconoscerli e quindi poter essere di aiuto a chi vuol vivere in Italiarispettando le regole. "Tanto per cominciare - risponde - noi siamo sintiitaliani registrati all'anagrafe quindi non capisco cosa debbano censirevisto che già esistiamo. Più in generale - lo dico perché ho lavorato per23 anni all'Ufficio nomadi del comune di Milano - il censimento già esistedei campi autorizzati. A Milano ci sono tra i 5 e i 5.500 nomadi". Unadiscriminazione, quindi, "anche se presentata come positiva".Sessanta anni fa, ricorda Bezzecchi, usciva la rivista "La difesa dellarazza" di Guido Landra, furono approvate le prime leggi razziali, poi iprimi rastrellamenti. "Mio nonno fu portato a Birkenau ed è uscito dalcamino... Mio padre fu portato a Tossicia ed è tornato indietro. Stamanilo hanno svegliato all'alba e lo hanno messo in fila. Io oggi, italiano esinti, dico vergogna".E in serata il titolare del Viminale, Roberto Maroni insiste: "Abbiamointenzione di chiudere i campi nomadi abusivi. Questo è quello che stiamofacendo a Milano a Roma e a Napoli. Tutto ciò che è abusivo, illegale sideve intervenire. Tutto ciò che è legale va mantenuto e sostenuto".(6 giugno 2008)